DAVIDE DAL PRA
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BOIA.
​Dimenticate il vento di Aprile


BOIA. Dimenticate il vento di Aprile

Monologo teatrale
scritto e interpretato da Davide Dal Pra
da un'idea di Massimo Ferretto
luci Fabio Tagliabue
consulenza luci Luca Scappellato
costumi Giulia Rossi
Liberamente tratto dai fatti accaduti nel 1944/ 45 durante l'occupazione nazista a Marano Vicentino e nel territorio dell'Alto vicentino
Spettacolo prodotto dal comune di Marano Vicentino nell'ambito del progetto museo Carceri.
​

SCHEDA DI PRESENTAZIONE
Il boia ha vinto. Abita la casa del suo oppositore, di cui è il carnefice. Ha occupato la scuola del paese e l'ha cambiata in carcere. Ma la Resistenza che credeva di aver annientato, si aggira ancora per il suo inverno, trasformandosi. Spettro, croce, bambino, fiore: comunque si manifesti, forse, il vento di aprile non è stato sconfitto. Liberamente tratto dagli eventi che accaddero nell'alto vicentino durante l'occupazione nazista -in cui la scuola di Marano Vicentino divenne carcere, e la casa del partigiano Silva dimora dell'ufficiale che gestiva interrogatori, torture ed esecuzioni-, lo spettacolo è un'evocazione dei segni e delle memorie che ferirono quei territori.
Lo spettacolo assume la voce del boia nazista, all'interno di una geografia di scena: la casa del partigiano da lui occupata, dove ancora si aggira una presenza che sfida il suo potere; la scuola, trasformata in patibolo e gabbia dove far dimenticare chi ha disobbedito; l'esterno, ovvero il pubblico, a cui il boia si rivolge per i suoi ammonimenti e che viene nel corso dello spettacolo attraversato dall'esercizio del suo terrore. La storia prende spunto da una storia locale per muoversi nella simbologia profonda della dialettica resistenza/occupazione, memoria/oblio.

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