LE ORIGINI DEL MONDO
IL MONDO INIZIA OGNI VOLTA CHE SI RACCONTA
Di e con: Davide Dal Pra
Batteria e musiche: Andrea Saccardo
“La meraviglia di ogni istante sta nel fatto che dalla sua irripetibile unicità può sgorgare una storia, una storia che dà origine al mondo, ogni volta di nuovo, ogni volta antico, ogni volta possibile! La bellezza sta nel fatto che non veniamo da un unico racconto, ma attraverso le narrazioni re-esistiamo con il potere magico dell’immaginazione...”.
Uno spettacolo di narrazione improvvisata che mescola elementi clowneschi con disparate mitologie sulle origini, sciamanesimo e jazz, allegoria medievale e tribalismo, filosofia e fantasia.
Elemento strutturale della costruzione della storia narrazione de Le Origini del Mondo sono i Tarocchi, fatti scegliere al pubblico in una rocambolesca estrazione all’inizio dello spettacolo.
Le carte estratte vengono appese ad un albero che costituisce il totem attorno a cui si sviluppa la storia, improvvisata mediante la lettura dei Tarocchi -che costituiscono il vero e proprio canovaccio del racconto- .
Il racconto, che ha appunto come tema portante le origini del mondo, è presentato da una sorta di Trickster, ovvero un briccone divino, essere ambiguo e di soglia presente in molte culture, agitato e incalzato dai ritmi di un batterista.
Nello spettacolo Le Origini del Mondo si racconta che esistono molte storie possibili e molti inizi pensabili, ma è la scelta di un abbandono all’immaginazione che ci consente paradossalmente di poter ricavare un momento di autenticità.
Fuori dagli schemi a cui molto spesso facciamo riferimento quando ci definiamo in modo escludente e superficiale, ne Le Origini del Mondo si mette in scena l’allegra proliferazione delle nostre liquide profondità, mischiando e inventando mitologie con cui giocare e immaginarci.
Si raccontano le origini del mondo perché esse parlano del tema dell’identità.
L’identità intesa non come un contenuto racchiuso dietro ad un muro, ma come occasione. Perché è proprio nella relazione e nella proliferazione delle storie, che ne raccontiamo la fluida intensità e vediamo l’immenso potere di rimetterci alla nostra presenza.
Con Le Origini del Mondo si mette in scena il fatto che in ogni istante una nuova narrazione può dar luogo ad un racconto di noi stessi -di un noi stessi perciò mai esauribile o chiuso-, e che ogni storia ha in sé la potenzialità di creare un momento di comunità e quindi di teatro.